Molto spesso possiamo notare, soprattutto nella stagione estiva, che la temperatura in città risulta essere molto più alta rispetto a luoghi più periferici o di campagna. Come mai?
Questo fenomeno è detto “isola di calore” e si origina proprio dall’accumulo di calore nei centri urbani per diverse cause: i suoli asfaltati, edifici in cemento, emissioni delle auto, emissioni di sistemi di riscaldamento o anche raffreddamento nelle case. Inoltre i muri degli edifici trattengono il calore e impediscono al vento di soffiare con la stessa intensità che si ha solitamente in luoghi più aperti e isolati, limitando così il riciclo di aria nelle città, soprattutto d’estate e impedendo la dispersione di calore per irraggiamento termico.
Spesso l’effetto “isola di calore” è più intenso quanto più è estesa l’area urbana e in certi casi si possono riscontrare differenze tra la città e le campagne limitrofe dai 0,5 ai 3 gradi!
L’aumento delle temperature può riguardare non solo l’estate, con una maggiore intensità del caldo, ma anche l’inverno, con meno giorni di freddo o gelo o di ghiaccio.
Secondo recenti studi, d’estate le temperature nelle grandi città sono aumentate tra 1,8 e 3,7 gradi rispetto agli anni passati.
Una soluzione al problema può essere quella di effettuare colorazioni più chiare alle case aumentando quindi la riflettenza, e quella di creare più aree verdi, come parchi nelle città, migliorando così la qualità di vita degli abitanti.
Articolo di: Veronica Adamuccio
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