Ebbene si, si chiude definitivamente l’estate meteorologica 2019. Da oggi infatti prende il via l’autunno meteorologico ricordandovi che l’autunno astronomico subentrerà il 23 settembre.
Cerchiamo quindi di tracciare quindi un bilancio di questa estate, cercando di catalogarla in base alla temperature registrate e alle precipitazioni.
Il tutto va da ricercarsi nelle anomalie dell’indice NAO (nord Atlantic oscillation) che già a partire da maggio e per buona parte dell’estate si è mantenuto quasi sempre in territorio negativo, salvo un temporaneo aumento intorno la metà di luglio e nell’ultima decade di questo mese.
Anche se non siamo stati il principale obbiettivo delle rimonte anticicloniche nord africane, la nostra isola, salvo temporanee attenuazioni, né ha subito comunque il loro dominio quasi ininterrotto per circa 40 giorni, con cieli costantemente invasi dal pulviscolo sahariano e caldo che via via si è fatto più afoso lungo le aree costiere e torrido lungo le aree interne.
L’apice del caldo è stato raggiunto nella prima decade di luglio, ove si sono registrati diversi valori over +40°C, specie lungo le aree interne della Sicilia centro-orientale.
Estate che intorno alla metà di luglio ha subito un temporaneo break per l’arrivo, dal nord atlantico, di un sistema frontale accompagnato e seguito da masse di aria fredda di origine nord-atlantica, che per via dei forti contrasti, ha dato origine a fenomeni di forte intensità, localmente a carattere grandinigeno lungo la fascia tirrenica tra la sera del 14 e la mattinata del 15 luglio.
Violenti nubifragi nella giornata hanno flagellato il 16 luglio molte aree della Sicilia orientale, fra tutti spiccano gli oltre 200 mm caduti quel giorno ad Avola nel Siracusano.
Esauritosi tale break, durante la terza decade di luglio, una nuova poderosa rimonta anticiclonica di origine sub tropicale, ha investito nuovamente l’Europa occidentale e nord-occidentale con nuovi record assoluti di caldo registrati, ad esempio, a Parigi il 25 luglio con valori attorno ai +43 °C. Non solo la Francia, ma anche Germania, Paesi Bassi e Inghilterra meridionale hanno registrato valori di tutto rispetto.
Successivamente, tra la fine di luglio ed i primi di agosto, dopo il passaggio di un’altra perturbazione lungo il Mediterraneo centro orientale, ma con effetti marginali sulla nostra isola, si è assistito ad un temporaneo rinforzo del vortice polare che ha favorito un’espansione dell’anticiclone delle Azzorre fin verso il mediterraneo centro-occidentale e la nostra isola con temperature inizialmente prossime alle medie stagionali.
Successivamente una nuova ondulazione in pieno Atlantico ha riportato sulla nostra isola e su buona parte del Mediterraneo una nuova fase dominata dall’anticiclone nord Africano con caldo intenso lungo le aree interne con valori che in alcuni casi hanno raggiunto i +40 °C, mentre lungo le località costiere si sono registrate temperature leggermente più basse ma afose per via degli elevati tassi di umidità.
Ondata di caldo che si è spinta fino alla vigilia di Ferragosto, quando a seguito di un temporaneo cedimento della struttura anticiclonica sul Mediterraneo centrale, un flusso di correnti più fresche ed instabili si è riversato lungo il versante adriatico ma con scarsi effetti sulla nostra isola, riportando di fatto le temperature a livelli più consoni alle medie stagionali.
Dopo questa breve pausa, l’anticiclone delle Azzorre ha ripreso le redini della stagione estiva che però ha iniziato a mostrare i primi segni di invecchiamento, infatti, nel corso dell’ultima decade diverse ondulazioni nord atlantiche hanno tentato di erodere l’area di alta pressione che abbracciava gran parte del Mediterraneo, riuscendoci parzialmente con la formazione di gocce fredde in quota che hanno reso instabile la colonna d’aria e dato origine, sopratutto lungo le aree interne, ad un’accentuazione dell’instabilità pomeridiana.
Da tale situazione ne è scaturita una vera e propria crisi della stagione estiva, crisi che verrà accentuata dall’arrivo, nel corso della settimana entrante, di un nuovo impulso perturbato dal nord-atlantico accompagnato da masse d’aria relativamente fresche dai quadranti settentrionali, perturbazione che ci traghetterà ufficialmente verso un clima d’inizio autunno.
Sappiate tuttavia che fine dell’estate, non significa che arriverà subito il freddo o comunque valori termici bassi e piogge continue, non bisogna dimenticare che siamo pur sempre in Sicilia, quindi anche durante il mese di settembre e addirittura di ottobre saranno possibili degli scampoli di belle giornate e clima tardo estivo ove non mancherà l’occasione di poter andare a mare e fare gli ultimi bagni di stagione, anche se di fatto per quest’anno non torneranno più fasi di caldo intenso e prolungato.
Foto copertina: Veronica Adamuccio
Articolo di: Antonio Cucchiara
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