Finito il nostro tour tra le Isole Egadi ne iniziamo un altro spostandoci decisamente più a sud e raggiungendo l’arcipelago delle Pelagie e in particolar modo l’isola di Lampedusa. Si tratta del territorio italiano più a meridione, e fa parte della provincia di Agrigento, con una superficie di poco superiore ai 20 km e con poco più di 6.000 abitanti, forma, insieme a Linosa, il comune di Lampedusa e Linosa.
Sin dalle sue origini, la sua terra è stata scenario di numerosi eventi storici e non solo. Basti pensare che, ad esempio, durante la seconda guerra mondiale, per via della sua collocazione strategica, venne fortificata e dotata di numerose batterie navali e antiaeree e, ancora oggi, vi è presente un bunker che testimonia quell’accaduto. Il suo nome spesso riecheggia nelle varie questioni politiche poiché la sua posizione le consente di essere rotta per i numerosi migranti che dall’Africa, su imbarcazioni di fortuna, raggiungono le coste meridionali sicule.
Numerosi sono le zone di interesse che compongono l’isola in questione. Molte sono le spiagge che doreggiano la sua superficie, tra le più rinominate, spiccano la Spiaggia della Guitgia e, naturalmente, la piccola, ma graziosa, Isola dei Conigli. Quest’ultima divenne particolarmente famosa nel 1994, quando divento luogo di morte per uno dei più grandi cantautori italiani, ovvero Domenico Modugno.
A differenza delle altre isole che abbiamo virtualmente visitato negli articoli precedenti, Lampedusa non ha un vulcano nel suo territorio. Tuttavia, alcune parti del suo territorio presentano zone molto frastagliate, ove è facile trovare grotte maestose ma, allo stesso tempo, paurose. Altro fenomeno roccioso è quello delle falesie, dei promontori a picco sul mare composte prevalentemente da calcare, granito e arenaria.
Articolo di: Davide Villaggio
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