Un fenomeno affascinante e suggestivo che è possibile osservare, in particolari condizioni, nelle zone costiere siciliane è la famosa “lupa di mare”.
Il suo nome ha origine antica e fu dato proprio dai siciliani. Si tratta di una particolare tipologia di nebbia che si origina sulle acque marine, soprattutto durante la stagione primaverile, nebbia che in alcuni casi riesce a spingersi anche lungo i litorali.
Essa si origina quando una massa d’aria calda e umida spinta da venti deboli, scorre su una superficie marina che è caratterizzata da temperature relativamente fredde (< 17 °C).
Proprio per questo motivo il periodo in cui si hanno maggiori probabilità di vederla è quello primaverile, quando iniziano le prime “scaldate” africane, ma i mari sono ancora freddi.
Come qualsiasi nebbia, essa ha origine dalla condensazione del vapore acqueo in eccesso presente nell’aria; ciò accade perché una massa d’aria più fredda può contenere meno vapore rispetto ad una più calda, quindi quando l’aria calda scivola su una superficie più fredda, come quella del mare, diminuisce la sua temperatura e il vapore in eccesso condensa, formando la nebbia.
La sua densità dipende dalla quantità di vapore presente nell’aria e dalla grandezza delle goccioline condensate.
La lupa di mare crea paesaggi magnifici, ma provoca una diminuzione della visibilità nelle zone interessate e ciò può rendere difficoltoso il lavoro di pescatori e marinai.
Articolo di: Alessandro Lucia
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