La situazione meteorologica sul continente europeo vede la presenza di un’ingombrante area anticiclonica tra le nazioni occidentali e l’area atlantica, mentre più ad est le condizioni si presentano fredde e variabili.
La normale circolazione zonale, caratterizzata dal flusso ovest-est di correnti umide e fresche provenienti dall’Atlantico, è ormai da settimane interrotta da continue pulsazioni dell’anticiclone delle Azzorre, il quale tende a distendersi dal settore atlantico tropicale all’Europa occidentale; assumendo tale posizione, l’alta pressione costringe i fronti atlantici e le masse d’aria polare o artiche che li seguono ad aggirarlo, proseguendo verso l’Islanda, la penisola scandinava e tuffandosi poi verso la penisola balcanica e i Paesi dell’est. L’Europa occidentale (compreso il nord-Italia), vivono quindi settimane molto secche e talvolta anche miti. Nel corso delle scorse ore, per esempio, una massa d’aria artica è transitata sulla penisola iberica, proseguendo poi verso la Turchia; il versante orientale dell’Italia ha risentito di un lieve calo termico, mentre la penisola anatolica è piombata sotto bufere di neve e temperature abbondantemente sotto lo zero.
La situazione è prevista non sbloccarsi almeno nei prossimi dieci giorni, ma nel corso delle prossime ore il fianco orientale dell’anticiclone verrà percorso da un’ondulazione delle correnti più pronunciata, la quale trasporterà una massa d’aria molto fredda di origine artica; quest’ultima, scorrendo sui terreni ben innevati e molto freddi della penisola balcanica, tenderà a “continentalizzarsi”, raffreddandosi ulteriormente e perdendo gran parte del vapor d’acqua sotto forma di precipitazioni nevose tra il mare del nord, la Germania, l’Austria e la Polonia.
La massa d’aria fredda si muoverà principalmente verso le Nazioni a nord-est dell’Italia, ma una parte aggirerà l’ostacolo alpino verso ovest, gettandosi sul Mediterraneo dalla porta del Rodano. A favorire questo processo vi sarà una blanda circolazione depressionaria che si porterà dalla Francia all’Italia.
Tra giovedì e venerdì, termiche di -8°C alla quota isobarica di 850 hPa si addosseranno al versante settentrionale delle Alpi, mentre il nucleo di -12/-16°C si muoverà verso la Penisola Balcanica. L’arrivo della massa d’aria più fredda sarà preceduto dal passaggio di un veloce e debole fronte freddo, che si muoverà con direttrice nord-sud. L’aria molto secca che seguirà il fronte (affluendo anche dalla porta della Bora) sfavorirà la formazione di precipitazioni già da sabato pomeriggio, se si esclude qualche piovasco post frontale soprattutto sull’area adriatica.
Il nocciolo gelido (con termiche inferiori ai -40°C alla quota isobarica di 500 hPa (circa 5300 metri) si tufferà tra Turchia ed mar Egeo proprio nel fine settimana, dando vita ad un minimo di bassa pressione anche al suolo.
La Grecia e la Turchia vedranno quindi nevicate abbondanti, fin sul livello del mare, e temperature di svariati gradi inferiori alle medie del periodo.
Adesso però torniamo in Sicilia e vediamo nel dettaglio il tempo previsto tra venerdì e domenica, con uno sguardo al lunedì.
Le temperature saranno in graduale calo nel corso del giorno, ad iniziare dal versante settentrionale.
Venti moderati di Maestrale verranno sostituiti da un debole Grecale dalla sera.
Mari di Ponente mossi o molto mossi.
Sabato 22 gennaio 2022 – Tra la notte e la mattina si potranno registrare nuove piogge tra il settore tirrenico e quello ionico, con nevicate sporadiche tra i 900 e i 1100 metri su Etna, Peloritani, Madonie e Nebrodi. Nel corso del giorno migliorerà ovunque, con l’apertura di schiarite anche ampie. Nuovo aumento delle nubi dalla sera.
Le temperature saranno piuttosto fredde, specie in montagna, dove si scenderà verso gli 0°C già dai 900/1000 metri sul versante settentrionale; sulle coste valori massimi non oltre i +13°C.
Venti di Tramontana deboli o moderati che potranno aumentare la sensazione di freddo. Mari mossi.
Domenica 23 gennaio 2022 – La giornata sarà in genere nuvolosa o molto nuvolosa sul settore tirrenico, dove dal pomeriggio non si escludono locali e blandi fenomeni da stau sui rilievi (specie del messinese), nevosi intorno agli 800/1000 metri. Ampie schiarite altrove.
Le temperature minime risulteranno molto fredde sull’entroterra, con possibili gelate, poi nel corso del giorno si avrà un graduale aumento termico. Dalla mattina tornerà un debole Maestrale, con rinforzi sul messinese.
Mari poco mossi o mossi.
La nuova settimana potrebbe poi esordire con un cielo ovunque nuvoloso e con piogge possibili sul comparto settentrionale con nevicate dagli 800/900 metri; questa visione è però da confermare data la particolare configurazione barica attesa.
Articolo di: Giuseppe Visalli
©centrometeosicilia.it
Seguiteci su: https://www.facebook.com/centrometeosiciliano/
Canale Telegram: https://t.me/centrometeosicilia