I temporali generano fulmini a causa di una combinazione di fattori atmosferici e cariche elettriche presenti all’interno delle nuvole temporalesche.
Durante un temporale, si sviluppa una differenza di potenziale elettrico tra la base delle nuvole e la superficie terrestre; tale differenza di potenziale è causata da processi di separazione delle cariche all’interno delle nuvole stesse.
All’interno delle nuvole temporalesche, ci sono correnti ascendenti e discendenti di aria.
Durante questo movimento verticale dell’aria, le particelle di ghiaccio e di neve presenti all’interno della nuvola si scontrano tra loro.
Questi scontri causano la separazione delle cariche elettriche: alcune particelle diventano cariche positivamente, mentre altre diventano cariche negativamente.
Di solito, le cariche positive si accumulano nella parte superiore delle nuvole, mentre le cariche negative si accumulano nella parte inferiore.
Tuttavia, la distribuzione delle cariche elettriche all’interno delle nuvole non è uniforme, quando la differenza di potenziale elettrico tra la base della nuvola e la superficie terrestre diventa abbastanza grande, si verifica una scarica elettrica sotto forma di fulmine.
Un fulmine è un’enorme scarica di energia elettrica che viaggia attraverso l’atmosfera tra le cariche elettriche opposte. Questo flusso di elettricità crea un canale di plasma altamente ionizzato, che può raggiungere temperature di decine di migliaia di gradi Celsius. È questa intensa emissione di calore che causa il lampo di luce associato al fulmine.
Concludendo, i temporali generano fulmini perché all’interno delle nuvole temporalesche si verificano processi di separazione delle cariche elettriche, creando una differenza di potenziale elettrico tra la nuvola e la superficie terrestre. Quando questa differenza di potenziale diventa sufficientemente grande, si verifica una scarica elettrica sotto forma di fulmine.
Articolo di: Stefano Albanese
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