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Conosciamo il comune di Acquaviva Platani, il comune dove passò l'infanzia Salvatore Quasimodo. - Centro Meteorologico Siciliano
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Conosciamo il comune di Acquaviva Platani, il comune dove passò l’infanzia Salvatore Quasimodo.

Per la rubrica “Conosciamo la Sicilia” oggi parliamo di Acquaviva Platani. Comune della provincia di Caltanissetta con 876 abitanti. Sorge ad una altitudine di 558m s.l.m.
Il suo territorio è stato abitato fin dal Neolitico, lo dimostra il ritrovamento di alcune tombe in contrada Vignazze, sepolture a grotticella, del tipo rinvenuto nella vicina Milena, sono in contrada “Solfara”, “Cubuluni” e “Corvo”. In contrada Santa Margherita è una sepoltura a tholos con apertura rettangolare ed incasso predisposto per incastrare la pietra ribaltabile e chiudere così la tomba.
Con l’abolizione della feudalità in Sicilia nel 1812, e con i nuovi ordinamenti amministrativi del 1816-1817, Acqua Viva divenne comune autonomo. Il comune continuò a chiamarsi di fatto Acquaviva fino al 1862. Dopo quell’anno fu aggiunto il nome Platani, per via del fiume che scorre nei pressi del paese, al fine di distinguerlo dagli altri comuni italiani che si chiamavano nello stesso modo. Il paese fu la casa di Salvatore Quasimodo, il quale passò parte della sua fanciullezza ad Acquaviva Platani essendo il padre il capostazione della locale fermata ferroviaria, ricorda il centro abitato nella sua lirica Che vuoi, pastore d’aria?
L’economia è basata sull’agricoltura, in particolare: grano, olive, pistacchi e mandorle. L’allevamento di bestiame, cavalli e pecore contribuisce all’economia dell’area. Gli Acquavivesi festeggiano il SS. Crocifisso delle Grazie la terza domenica di Settembre.

Articolo di: Agostino Oliveri.