Il mese di agosto in Sicilia è stato caratterizzato da una frequenza molto elevata di eventi di instabilità pomeridiana, quasi sempre legati ad infiltrazioni di aria fresca in quota consentite dall’attenuazione dell’alta pressione in quota che si è verificata ai margini delle principali circolazioni anticicloniche, dove si è trovata spesso la Sicilia durante il mese.
La tipologia di questi fenomeni ad evoluzione diurna, tipicamente costituita da celle temporalesche, ha favorito localmente nubifragi anche di elevatissima intensità e grandinate, talora occorse in aree con colture di pregio.
L’altra caratteristica comune a questi eventi è il loro svilupparsi nelle aree interne, dove maggiore è la differenza di temperatura tra l’atmosfera al suolo e l’atmosfera in quota, mentre tale differenza è minore sulle fasce costiere, dove il mare limita l’innalzamento delle temperature vicino al suolo.
Condizione differente è stata invece quella registrata tra i giorni 18 e 20, quando l’area tirrenica si è trovata sotto l’effetto di una circolazione depressionaria isolatasi da una saccatura di origine atlantica, che ha prodotto fenomeni anche violenti lungo la costa, la cui possibilità era stata segnalata dalle nostre previsioni e nel cui contesto si sono verificati tristi fatti di cronaca.
Il numero di giorni nel mese con eventi piovosi registrati dalla rete SIAS è stato pari a 23, a cui vanno aggiunti ulteriori 3 giorni con piogge documentate solo dalle immagini radar e dalla più fitta rete DRPC.
La maggior parte degli eventi ha però interessato aree circoscritte, tanto che il numero medio di giorni piovosi per singola stazione è risultato pari a 3,5, valore elevato e nettamente superiore al valore normale di 1,4 giorni piovosi per il periodo 2003-2022. Il numero più elevato di giorni piovosi sulla rete SIAS, pari a 12, è stato registrato dalla stazione Linguaglossa Etna Nord, mentre sono numerose le stazioni, ubicate per lo più sulla fascia meridionale dell’Isola, dove non è stato registrato durante il mese alcun evento piovoso.
La tipologia degli eventi occorsi rende difficile una rappresentazione fedele delle precipitazioni cadute sulla Sicilia nel mese. Gli eventi temporaleschi, per come si sviluppano, determinano una distribuzione spaziale delle piogge comunque disomogenea all’interno dell’area interessata dalle precipitazioni, a questo poi si aggiunge la limitata dimensione delle celle temporalesche, che spesso interessano pochi kmq di superficie. Le misure effettuate dalle stazioni sono pertanto passabili di sovrastimare o di sottostimare gli accumuli reali delle aree circostanti.
La media regionale della precipitazione totale in base ai dati SIAS risulta pari a 37 mm, abbondantemente superiore alla norma di 12 mm per il periodo 2003-2022. Non si tratta di un valore eccezionale, tenendo conto che basta andare al 2022 per incontrare valori superiori; l’agosto più piovoso per la Sicilia resta quello del 2018, quando media regionale fu di 92 mm e durante il mese solo 2 giorni non fecero registrare piogge.
Il massimo accumulo mensile per la rete SIAS di 119 mm è stato registrato dalla stazione Prizzi (PA). Il massimo accumulo giornaliero di 97,6 mm è stato registrato il giorno 30 dalla stazione Sciacca (AG).
La più fitta rete DRPC documenta però accumuli mensili localmente molto più rilevanti, che arrivano anche a circa 250 mm nell’area iblea e che testimoniano la grande variabilità spaziale degli eventi.
L’effetto principale delle piogge cadute in agosto è stato il reintegro delle riserve idriche dei suoli interessati, spesso completamente secchi anche negli strati profondi. Una parte rilevante degli apporti è andata perduta per evaporazione dagli strati superficiali del suolo, che è tipica dei mesi caldi.
Molto limitato è stato pertanto il reintegro delle riserve nei corpi idrici superficiali e sotterranei, che hanno bisogno di ulteriori e più diffusi eventi piovosi per ricevere apporti significativi.
La precipitazione media regionale degli ultimi 12 mesi ha registrato una lieve ripresa portandosi a 440 mm, continuano a mancare quindi all’appello mediamente circa 310 mm rispetto alla norma, circa il 40% di quanto atteso rispetto alla media del periodo 2003-2022.
N.B. i valori di riferimento mensili per il periodo 2003-2022 sono stati ricalcolati ovviando a possibili sottostime/sovrastime della norma mensile, legate all’uso delle mediane come funzioni di calcolo