La primavera è ormai giunta al capolinea e fra meno di 24 ore lascerà il testimone all’estate meteorologica.
E’ tempo quindi di tracciare un bilancio soprattutto per quanto riguarda le anomalie termiche verificatesi sia in Europa, in Italia e in particolare sulla Sicilia.
Analizzando la carta relativa al modello CFSv2 fornita dal National Centers for Environmental Prediction emerge un’Europa decisamente calda, in particolare la penisola scandinava, dove le temperature hanno registrato scarti con le medie stagionali fino a 6-7 gradi.
In genere comunque a partire dalla Gran Bretagna fino alla Russia europea le temperature al suolo hanno registrato valori superiori alle medie di riferimento compresi fra 1 °C e 5°C.
Solo la penisola iberica, le aree a sud della Francia e quelle ad ovest dell’Italia hanno invece registrato temperature inferiori alle medie stagionali di 1-2 °C
Le cause sono da attribuire ad un pattern climatico caratterizzato continue discese di masse d’aria fredda proveniente dal nord-atlantico fino alla penisola iberica; masse d’aria che hanno raggiunto addirittura il Marocco, il nord dell’Algeria, il Marocco fino al Sahara occidentale.
Di risposta masse d’aria calde provenienti da latitudini tropicali hanno invaso più di 3/4 del continente Europeo facendo registrare temperature atipiche per il periodo come i +29 °C di Parigi, i +28 °C di Francoforte i +27 °C di Londra e Zurigo.
Andando in Italia le aree che hanno maggiormente risentito di tali anomale sono indubbiamente quelle del nord-Italia, specie il nord-est dove tuttavia infiltrazioni di aria più fresca ed instabile in quota hanno garantito spesso lo sviluppo di temporali pomeridiani che hanno mitigato in alcuni casi la calura.
Situazione decisamente diversa per la Sardegna, l’area indubbiamente più fresca d’Italia, alle prese con piogge eccezionali grazie all’ingresso di svariati fronti temporaleschi, innescati dalle ingerenze instabili della suddetta saccatura nord-atlantica. Le temperature in questo frangente si sono mantenute di circa 1 °C inferiori alle medie stagionali
E la Sicilia?
La nostra isola trovandosi parzialmente esposta alle correnti più fresche atlantiche è riuscita a concludere con fatica il mese di maggio su valori pressoché in linea con le medie stagionali ad eccezione del settore occidentale e di alcune aree del messinese dove le temperature hanno registrato scarti rispetto alle medie stagionali di circa 1 °C.
Queste zone si sono rivelate fra l’altro particolarmente esposte all’instabilità pomeridiana e ad un peggioramento di tipo temporalesco verificatosi i primi di maggio e il 22 maggio.
Qualche anomalia positiva infine è stata registrata sulle aree interne centro-orientali a causa dell’avvezione africana degli ultimi giorni che ha portato il bilancio termico mensile pari a 1 °C in più rispetto alle medie di riferimento.
Concludendo la Sicilia ha vissuto un mese di maggio dinamico e termicamente gradevole, solo negli ultimi giorni del mese le temperature stanno salendo inesorabilmente, segno di un’estate ormai imminente.
Articolo di: Stefano Albanese
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