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I fenomeni elettrici più rari in natura: parliamo dei misteriosi "Getti blu" e degli "Spettri rossi"
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I fenomeni elettrici più rari in natura: parliamo dei misteriosi “Getti blu” e degli “Spettri rossi”

Chi sapeva che oltre ai classici fulmini abbiamo altre manifestazioni elettriche atmosferiche molto rare e difficili da osservare? Esse sono gli spettri rossi e i getti blu, fenomeni entrambi che si formano nelle zone alte dell’atmosfera al di sopra di grosse celle temporalesche.

Getto blu (blue jet). (NASA)

GETTI BLU

I getti blu o blue jet, si verificano generalmente nella stratosfera ad una quota tra i 20 e i 50 km di altezza al di sopra dei temporali. Il primo getto blu fu scoperto e studiato nel 1994 da un jet di ricerca della NASA, che lo osservò mentre veniva emesso al di sopra di una nube.
I getti blu si scaricano in direzione opposta al fulmine normale, quindi dalla sommità della nube verso l’alto. È un fenomeno poco conosciuto ed osservato, soprattutto ad occhio nudo poiché spesso coperto dalle nubi.
I getti blu hanno forma conica e tendono a formarsi al di sopra di celle temporalesche molto violente o attive elettricamente come le supercelle. Sono state avanzate numerose ipotesi sul perché della loro formazione, tutt’ora si pensa che si sviluppino quando l’elettricità statica all’interno della nube, invece di scaricarsi a terra, lo faccia verso l’alto poiché in quel momento la scarica elettrica trova minor resistenza nella massa gassosa opposta rispetto a quella verso terra.
Un’altra ipotesi è che un fascio di raggi cosmici entri nella regione temporalesca, generando quindi le scariche a cascata che possono essere accelerate dal campo elettrico delle nubi. Il colore blu deriverebbe dall’energia emessa da questi elettroni.

Spettro rosso

SPETTRI ROSSI

Gli spettri rossi sono simili ai getti blu ma si sviluppano ad altezze maggiori, sugli 80 km di altezza e sempre al di sopra di fenomeni temporaleschi.
Gli spettri rossi consistono in scariche elettriche concordi ai fulmini ma vanno dall’alto verso il basso. Essi scaricano l’elettricità statica da una massa satura verso l’alto anziché in basso, proprio al di sopra di quella che ha originato il fulmine. Quindi si sviluppano proprio quando la scarica di un fulmine a terra libera una massa di materia e la rende recettiva, per cui si verificherà un afflusso di materia verso l’alto.
Hanno in genere durata di pochi millesimi di secondo e si verificano in corrispondenza di fulmini ad elevata intensità elettrica. La forma e il colore di queste due forme di elettricità deriva dalla diversa composizione, densità e temperatura della materia attraversata al verificarsi del fenomeno. Il loro colore rosso blu è dovuto all’azoto che compone l’atmosfera a quelle quote.

 

Articolo di: Veronica Adamuccio

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