In questo articolo parleremo di uno dei maggiori responsabili di eventi alluvionali nel Mediterraneo, ovvero dei sistemi temporaleschi V-Shaped. Cerchiamo di capire come si formano.
Questi potenti sistemi temporaleschi dalla caratteristica forma a “V” generalmente sono a mesoscala di tipo lineare, e passando su un mare particolarmente mite, possono assumere carattere autorigenerante e avere al proprio interno anche alcuni elementi supercellulari con fenomeni vorticosi (ovviamente non parliamo di vere e proprie supercelle tornadiche).
L’ambiente ideale per la loro formazione si ha lungo il settore caldo di una circolazione depressionaria ben strutturata (flusso pre-frontale), o sul ramo ascendente di una lunga saccatura che sul suo lato orientale attiva un flusso di venti meridionali e umidi a tutte le quote (S,SO,SE) e in cui molto spesso, si trova a convergere un ramo della corrente a getto. In questo modo si viene a creare forte instabilità, con la formazione di violenti temporali anche a mesoscala e con la classica struttura a “V”, caratterizzati da una forma molto ben lineare come quella di una squall line, e per questo ben identificabile dai satelliti. I temporali più violenti si trovano proprio al vertice della “V” e sono generalmente accompagnati da una “falkling line”, ovvero una linea di cumuli e congesti maturi che alimentano il sistema.
I sistemi a “V” un tempo erano più rari nel Mediterraneo mentre ultimamente sono più frequenti, oltre ad essere la causa maggiore dei violenti alluvioni degli ultimi anni.
Articolo di: Veronica Adamuccio
©centrometeosicilia.it
Seguiteci su: https://www.facebook.com/centrometeosiciliano/