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Nei prossimi giorni l’Italia si verrà a trovare ai margini di un vasto campo anticiclonico centrato sull’Europa sud-occidentale e sarà esposta a continue infiltrazioni di correnti nord-atlantiche pilotate da una profonda depressione sui Paesi nordici. Una di queste, nelle prossime ore, sarà causa della nascita di un blando minimo di bassa pressione (valori sino a 1009 hPa) sul Mar Ligure tra venerdì notte e la mattina di sabato e lascerà in eredità sul nostro Paese forti venti di maestrale, specie al Centrosud e lungo i crinali alpini. La giornata di sabato 8 dicembre (Festa dell’Immacolata) sarà caratterizzata non solo da tempo spiccatamente variabile con possibili locali e veloci fenomeni specie sul messinese tirrenico, ma anche (se non soprattutto) dal vento.
Raffiche di vento max previste per la serata di sabato 8 dicembre. Modello: MTG-LAM
Il rinforzo della ventilazione al suolo sarà causato da un ulteriore restringimento delle isobare, queste tendenti a compattarsi già durante la nottata di sabato specie, appunto, lungo le aree centro-settentrionale. Sulla Sicilia le prime raffiche di vento vicine ai 50 km/h arriveranno tra la tarda nottata e la prima mattinata interessando, a macchia d’olio, gran parte del territorio regionale. Nel pomeriggio continuerà il lento e graduale aumento delle raffiche massime che raggiungeranno il loro picco (fino ad oltre 70 km/h) tra Nebrodi, Etnea e zone ioniche di messinese e alto catanese (qui arrivando sottoforma di ‘venti di caduta’ favoriranno locali temperature vicine ai +20°C specie durante la prima parte del giorno). Molto vento anche sul resto dell’isola con picchi massimi localmente oltre i 60 km/h tra ragusano, siracusano, ennese, nisseno e agrigentino, come è possibile osservare dalla mappa in allegato all’articolo. I mari diveranno agitati o molto agitati il Tirreno e lo Stretto di Sicilia, altrove situazione migliore con lo Ionio, ovviamente, a riparo.
Articolo di: Davide Pitarresi
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