Inoltre, come accennato precedentemente, la C/2018 Y1 sarà osservabile anche per tutto il mese di marzo, anche se apparirà sempre più fioca e distante, fino a scomparire. Come se non bastasse l’astro chiomato debutterà in cielo in un raro duetto (prospettico) con la galassia a spirale barrata NGC 2903: un sistema stellare simile alla Via Lattea dimorante nella costellazione del Leone a circa 20,5 milioni di anni luce dal Sistema solare. Per la cometa Iwamoto non è consuetudine visitare il nostro Sistema Solare; tanto è vero che compie un’orbita totale attorno al Sole ogni1.371 anni. L’ultima apparizione è stata nell’anno 648 e la prossima avverrà tra più di mille anni, nel 3.390. Siamo pertanto di fronte ad un valido motivo per sfidare le rigide condizioni termiche invernali, naturalmente ben coperti e muniti di un piccolo telescopio o di un semplice binocolo, con lo scopo di rintracciare questo affascinante avvenimento astronomico irripetibile e per molti versi unico nel suo genere.
Articolo di: Alessia Tumminello
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