Nonostante siano passati pochi giorni dall’avvento della primavera, un’intensa ma fugace perturbazione sta sorvolando gran parte della Sicilia. Il caldo anomalo della scorsa settimana, infatti, è ormai un lontano ricordo. A farne le spese, sono principalmente i siciliani che vivono nelle zone settentrionali dell’isola, ove un consistente calo termico ha apportato precipitazioni nevose al di sopra degli 800-1000 metri. Protagonista indiscusso di questa fase di maltempo è il vento. Già nelle ultime ore, si contano numerosi danni a Palermo, dove sono stati divelti alberi e cartelloni. Principali danni si registrano lungo la Circonvallazione e a Mondello, dove sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Spostandoci verso il centro della regione, ingenti danni si stanno verificando sull’ennese, in particolar modo nel comune di Troina.
Il comune in questione, infatti, risulta totalmente imbiancato per via delle forti precipitazioni nevose. Il sindaco Fabio Venezia, ha persino disposto, nella serata di ieri, la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Notevoli anche i disagi relativi alla viabilità. Meno grave, ma non positiva, la situazione nel catanese. Nella città dell’elefante, sin dalle prime ore di stamane, sono stati numerosi gli interventi del 115. Numerosi gli alberi caduti, specialmente nella zona di Nesima. Lungo tutta la costa orientale, inoltre, si segnalano anche intense mareggiate. Anche le Eolie stanno facendo i conti con la fase di maltempo. Sull’arcipelago a nord del messinese, a farla da padrona sono le forti folate di vento. Raffiche superiori ai 60-70 km/h, stanno devastando tutta la zona: alberi spezzati, tetti scoperchiati e, soprattutto, ingenti danni alle colture. Maggiormente colpita risulta essere Lipari.
Il messinese comunque è la provincia che ha registrato le raffiche più intense: segnaliamo infatti i 133 km/h registrati a Fiumedinisi, mentre Brolo ha segnato una raffica di 103 km/h, 106 km/h registrati su Barcellona.
Insomma, ultimi sprazzi di un inverno che, con molta probabilità, è stato tra i più rigidi degli ultimi anni, in attesa che la primavera possa apportare un nuovo rialzo delle temperature.
Articolo di: Davide Villaggio
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