Proprio in questi giorni la primavera sta tentando di riprendersi da una batosta che ha lasciato il segno, sia in ambito meteorologico, con temperature notturne in alcuni casi, ancora rigide, sia per quanto riguarda l’agricoltura messa a dura prova da temperature decisamente fredde.
La parentesi stabile che si è appena aperta sembra tuttavia non avere vita lunga, nonostante infatti sia il bel tempo ad aver preso le redini, sullo scacchiere europeo sono in atto grandi manovre che potrebbero traghettare verso una nuova fase instabile con temperature nuovamente sotto le medie stagionali.
Per comprenderne al meglio le cause poniamo sotto la nostra lente l’indice NAO (NORD ATLANTIC OSCILLATION), questo prezioso indice viene ricavato esaminando la differenza di pressione che si viene a creare tra l’Anticiclone delle Azzorre posizionato sull’alto Atlantico e la depressione islandese.
Tale indice, dalla fine di aprile, si ritrova in una fase negativa piuttosto accentuata, tale situazione evidenzia uno scarto pressorio fra le latitudini settentrionali e il medio-atlantico poco pronunciato con conseguente indebolimento della depressione d’Islanda, area di bassa pressione che staziona in modo quasi permanente nell’Oceano Atlantico settentrionale.
Una depressione islandese così debole non riesce ad opporre resistenza alle incursioni anticicloniche, le quali trovano di fatto la strada spianata, riuscendosi ad elevare fin sul Regno Unito o addirittura fino in sede scandinava riuscendo a costituire un vero e proprio blocco della circolazione atlantica.
La conseguenza diretta di tale movimento sarà la discesa di masse d’aria fredda sul bordo orientale dell’alta pressione, masse d’aria che punteranno il Mediterraneo e l’est-europeo andando a penalizzare pesantemente la situazione meteo-climatica di queste zone che vivranno un nuovo periodo insolitamente freddo e a tratti perturbato.
Il successivo ponte anticiclonico che si verrebbe a creare sul nord-Europa, lascerebbe di fatto incastrata sul Mediterraneo una circolazione depressionaria in quota alimentata da un canale di aria fredda balcanica che manterrebbe ad oltranza condizioni diffuse di instabilità.
E la sicilia? A partire da domenica e soprattutto dall’inizio della prossima settimana, anche la nostra isola verrà influenzata da tale irruzione registrando un diffuso calo delle temperature insieme ad un aumento dell’instabilità che potrebbe sfociare dapprima in un peggioramento di tipo frontale con rovesci e temporali che potrebbero interessare la costa tirrenica, e successivamente nell’apertura di un canale instabile in quota che potrebbe favorire lo sviluppo di temporali pomeridiani sulle aree interne della Sicilia.
IN CONCLUSIONE il mese di maggio tende a rivelarsi particolarmente instabile rispetto al consueto, con frequenti anomalie a livello geopotenziale che potrebbero minare la stabilità per gran parte della prossima settimana. Non vi rimane che seguire quindi i nostri prossimi editoriali per comprendere al meglio in che modo la nostra isola risentirà di tale possibile evoluzione.
Articolo di: Stefano Albanese
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