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Il Parco dell’Etna è un territorio ricco di luoghi incantevoli e di paesaggi mozzafiato.
Tra i principali punti di interesse per milioni di turisti vi sono le numerose grotte che sono distribuite lungo tutta la zona.
Una delle più celebri è, indubbiamente, la Grotta del Gelo.
Diciamo che, considerate le temperature basse di queste ore, quello della Grotta del Gelo ci è parso miglior argomento pertinente.
La Grotta del Gelo è la grotta per eccellenza dell’Etna.
La sua lunghezza è di circa 125 metri e, parlando proprio di temperatura, quest’ultima al suo interno si mantiene sempre al di sotto dello zero termico.
Basti considerare, per rendere al meglio l’idea, che in una delle ultime misurazioni avvenute in estate, la temperatura al suo interno segnalava il -6, figuriamoci in inverno!
Situata nei pressi della “Sciara del Follone”, nel comune di Randazzo, ha un’altitudine di circa 2.030 metri s.l.m.
La grotta del Gelo è considerata il ghiacciaio più meridionale del continente europeo e dell’emisfero boreale e prende il nome di ghiaccio per la cospicua presenza al suo interno di stalattiti e stalagmiti.
Ma come si è formata questa grotta?
Senza alcun dubbio, l’origine è legata ad una delle tantissime eruzioni vulcaniche dell’Etna, probabilmente risalente al XVII secolo.
Il fatto che oggi risulti essere uno dei luoghi maggiormente visitati fu messo in discussione agli inizi degli anni ottanta, quando una violenta eruzione rischiò seriamente di far scomparire la grotta.
Fortunatamente, il fiume rosso schivò l’enorme complesso di massi che la rivestono al suo esterno, risparmiandola da una distruggente fine.
Prima degli anni settanta veniva utilizzata dai pastori per abbeverare le loro greggi, specialmente durante le stagioni calde, ma dagli anni ottanta in poi è diventata punto di ritrovo per escursionisti e scienziati.
Insomma, sicuramente l’Etna offre numerosi punti di interesse, ma la Grotta del Gelo, con le sue straordinarie peculiarità, rappresenta uno dei poli di maggior interesse di chi vuol vivere un’esperienza nel cuore del vulcano più alto d’Europa.
Articolo di: Davide Villaggio
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