Dopo un avvio della stagione fredda per certi versi stentato stentato nel mese di dicembre, l’inizio del nuovo anno ha visto un’imposizione decisa dell’inverno su tutta l’Europa meridionale, occidentale e orientale.
Tale cambio di rotta è stato innescato da un generale riassetto a livello atmosferico che ha visto una drastica frenata del flusso zonale per dar posto a possenti scambi meridiani che hanno di fatto veicolato masse di aria gelida di estrazione artica su parte del vecchio continente.
L’origine di tale scombussolamento atmosferico è da attribuirsi per lo più ad anomale iniezioni di calore in stratosfera (stratwarming), tali da destabilizzare pesantemente il Vortice Polare stratosferico. La propagazione su tutti i livelli di tale “riscaldamento” ha fatto si che veri e propri lobi del VP piombassero su varie zone del nostro continente arrecando forti ondate di gelo.
Le aree che hanno registrato le anomalie termiche negative più marcate sono state il centro-sud Italiano e gran parte dell’area balcanica dove le temperature al suolo si sono portate fino a 4-5 °C sotto le medie trentennali di riferimento.
Focalizzandoci sulla Sicilia le stazioni fornite dal SIAS per quanto riguarda il 5 gennaio 2019 descrivono un’avvezione di carattere eccezionale che ha permesso al flusso di aria gelida di spingersi in modo particolarmente intenso sulla nostra isola.
Alcune stazioni di rilevamento hanno infatti registrato il loro record di minima assoluta dall’inizio delle rilevazioni, avvenuto nel 2002.
La stazione di Gela e quella di Comiso, entrambe soggette a forti gelate, con -3,2 °C e -4,9 °C, avevano in passato registrato nella loro storia valori inferiori.
Hanno invece stabilito il loro record dal 2002 le stazioni SIAS di Acate (-1,6 °C, precedente -1,4 °C il 18/02/2008), Mazzarrone (-3,8 °C, precedente -3,5 °C il 18/02/2008), Butera (-0,8 °C, precedente -0,4 °C il 18/02/2008), Mazzarino (-3,1 °C, precedente -2,4 °C il 06/01/2017) e, fuori da questa zona, Ramacca Giumarra (-2,1 °C, precedente -1,8 °C il 07/01/2017).
Pur non potendo effettuare un confronto con le stazioni dalle lunghe serie storiche, situate in siti diversi, i valori registrati in occasione di questo evento si collocano vicini ai minimi storici assoluti.
Per quanto riguarda la seconda decade di gennaio, la parziale ripresa del flusso zonale ha garantito un graduale allineamento delle temperature su livelli prossimi alle medie stagionali, tuttavia gli effetti dello “stratwarming” in sede polare, non si sono esauriti, masse d’aria di estrazione artico marittima prima, e polare marittima dopo (fase attuale di maltempo) hanno interessato a più riprese la Sicilia riportando le temperature su valori inferiori alle medie stagionali fino a 1-3 °C con fasi di maltempo in genere moderato alternate a brevi parentesi anticicloniche.
Articolo di: Stefano Albanese
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