Sarà lo scirocco a dominare lo scenario meteorologico nel corso del ponte di Pasqua e Pasquetta. Scirocco che soprattutto al centro-sud, e in modo particolare sui mari fra le due Isole Maggiori, spirerà in modo burrascoso, oltrepassando la soglia d’attenzione, con raffiche che potranno facilmente raggiungere la soglia degli 80-90 km/h, localmente anche 100 km/h. Già in queste ore il veloce sviluppo e approfondimento di una depressione “orografica”, sottovento alla catena montuosa dell’Atlante Telliano, sta contribuendo a comprimere il “gradiente barico orizzontale” fra il Mediterraneo centrale, i Balcani e il bacino orientale del mar Mediterraneo, convogliando verso di essi una consistente avvezione di aria calda sub-tropicale continentale che provocherà un significativo innalzamento dei valori di geopotenziale sulle nostre regioni meridionali. Tra il giorno di Pasqua e Pasquetta questa depressione algerina, dopo essersi ulteriormente approfondita, fino a raggiungere valori di 1000 hPa, tenderà a spostarsi verso nord-est, risalendo verso le Baleari e il tratto di mare ad ovest della Sardegna.
Il risultato di tale processo porta all’infittimento delle isobare sul Mediterraneo centro-occidentale (fra Spagna e Grecia), con la conseguente intensificazione dello scirocco fra i Canali delle due Isole Maggiori, il medio-basso Tirreno, lo Ionio e il basso Adriatico. In modo particolare fra la Sardegna e la Sicilia, a seguito della rapida compressione del “gradiente barico orizzontale”, la ventilazione sud-orientale subirà una rapida intensificazione nei bassi strati, fino a superare la soglia d’attenzione, soffiando con intensità di burrasca e burrasca forte, già da Pasqua, fra il Canale di Sardegna, Canale di Sicilia, basso Tirreno, Stretto di Messina, e dalla seconda parte di lunedì pure sullo Ionio e sul Golfo di Taranto.
Bisogna anche tenere presente che l’evoluzione verso levante di questa depressione verrà ostacolata ad est dalla strutturazione di un solido promontorio anticiclonico dinamico, che dall’entroterra libico si estenderà verso il Mediterraneo centro-orientale, la Grecia e i Balcani, a seguito dell’avvezzione di spessore in quota prodotta dall’avvezione calda sub-tropicale continentale richiamata verso l’Italia meridionale dalla stessa circolazione ciclonica. La formazione di questo promontorio dinamico, appena ad est della circolazione depressionaria, esalterà ulteriormente il già intenso “gradiente barico orizzontale”. L’Italia, trovandosi ai margini fra le due grandi figure bariche appena enunciate, subirà gli effetti maggiori, trovandosi sotto un consistente “gradiente barico orizzontale” che genererà una impetuosa ventilazione meridionale, che dall’entroterra nord-africano si muoverà fin verso il medio Tirreno, lo Ionio e l’Adriatico.
L’impetuoso flusso sciroccale verrà sorretto dall’intrufolamento nel cuore dell’entroterra desertico marocchino e algerino (a sud della catena montuosa dell’Atlante) di masse d’aria piuttosto fresche e umide, di origine polare marittima, spinte dai venti burrascosi da O-SO e Ovest, presenti sul lato meridionale della profonda area depressionaria, che dalle medie latitudini atlantiche si propagheranno velocemente verso le coste del Marocco e dell’alto Sahara occidentale. L’aria fresca e più umida, di origine atlantica, pompata dall’ampio vortice depressionario, si muoverà verso i deserti della regione del Maghreb, con sostenuti venti al suolo da Ovest e O-SO che dal Marocco si spingeranno fino all’entroterra desertico algerino e all’area dei grandi “Erg” (dune di sabbia), determinando anche delle tempeste di polvere e di sabbia che si espanderanno, da SO a NE, a gran parte del Sahara algerino.
Una volta insinuata in pieno deserto l’aria fresca e umida oceanica, in sfondamento da O-SO e da SO, andrà ad interagire con le masse d’aria più calde e molto secche preesistenti nei bassi strati sopra il Sahara algerino, determinando più ad est il conseguente richiamo di sostenute correnti dai quadranti meridionali che trasporteranno aria più calda, di origine sub-tropicale continentale, che dai deserti dell’Algeria meridionale e dalla regione del Fezzan (Libia meridionale) si muoverà verso le coste della Tripolitania e della Tunisia, originando anche dei drastici aumenti termici nelle suddette aree.
I venti meridionali, che risaliranno dai deserti dell’Algeria orientale e dall’ovest della Libia, verranno risucchiate dal fitto “gradiente barico orizzontale” presente sul Mediterraneo centrale, dirigendosi con forza verso i mari che circondano la Sardegna e la Sicilia, ed in seguito pure sui restanti bacini, come il Tirreno e lo Ionio, dove si alzeranno forti venti da SE che diverranno burrascosi (visto il notevole “gradiente”). Nel giorno di Pasqua lo scirocco spirerà in modo molto intenso nel sud Sardegna e sulla Sicilia occidentale, soprattutto lungo la costa cagliaritana particolarmente esposta, e sulla Sicilia, dove si potranno registrare raffiche superiori ai 60-70 km/h, localmente anche 80 km/h dalla serata.
Lungo i punti meglio esposti della costa cagliaritana, così come sull’isola di Pantelleria, durante la fase clou della sciroccata si potranno registrare raffiche di picco superiori ai 90 km/h, occasionalmente anche 100 km/h. Nella giornata di Pasquetta l’inasprimento del divario barico tra i Balcani e il Mediterraneo centro-occidentale darà ulteriore enfasi al flusso sciroccale che risalirà molto velocemente lo Ionio e il settore più occidentale del medio-basso Tirreno, con venti da SE che potranno raggiungere forza 7-8 Beaufort. E raffiche che in mare aperto, soprattutto nel Canale di Sicilia e lungo lo sbocco delle vallate della Sicilia settentrionale, potrebbero superare la fatidica soglia dei 90-100 km/h.
Questi venti impetuosi, inoltre, contribuiranno a rendere i mari da agitati a molto agitati, con rischio di mareggiate anche intense, da domenica sera, lungo le coste della Sardegna meridionale, e da lunedì pure sulle coste ioniche di Sicilia e Calabria. A Pasqua tutti i mari passeranno da mossi a molto mossi, con graduale aumento del moto ondoso fra il pomeriggio e la serata successiva. Risulteranno da agitati a molto agitati il Canale di Sardegna e il Canale di Sicilia, dove si svilupperanno onde di “mare vivo” alte anche più di 4 metri. A Pasquetta pure il medio-basso Tirreno a largo e lo Ionio diverranno agitati, fino a molto agitato lo Ionio dalla serata.
Arriva la sciroccata “pasquale”, possibili raffiche sui 100 km/h nelle Isole
Articolo di: Daniele Ingemi
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