Con la giornata di ieri si è chiuso il mese di giugno 2019, mese che si candida ad essere uno dei più caldi del secolo su alcune nazioni.
Fin da subito questo mese si è presentato in controtendenza rispetto al mese di maggio particolarmente fresco, un indice NAO in fase costantemente negative ha fornito la base per vasti scambi meridiani che hanno creato una profonda anomalia negativa in pieno atlantico.
Tali anomalie sono state all’origine di continue ciclogenesi in sede atlantica che a loro volta hanno pilotato masse d’aria roventi che, veicolate da un vasto campo d’alta pressione di matrice sub-tropicale, hanno invaso l’Europa centro-occidentale e successivamente anche l’Italia.
Come si evince dalla carta relativa alle anomalie termiche registrate al suolo in tutto il mese di giugno, quasi tutta l’Europa ha vissuto temperature superiori alle medie trentennali di riferimento. In particolar modo l‘Europa centrale e l’arco alpino, specie il versante estero, hanno vissuto le anomalie più marcate con una temperatura media superiore alla “norma” di 5-6 gradi.
Ciò nonostante l’ondata di calore più intensa è stata vissuta dalla Francia e da parte della Germania, queste zone infatti hanno vissuto nei giorni scorsi un’ondata di calore eccezionale che ha fatto cadere numerosi record mensili e assoluti registrando di fatto il maggior scarto rispetto alle medie stagionali.
Per quanto riguarda l’Italia, le zone che hanno registrato le anomalie più marcate sono state quelle della Pianura Padana e del nord-ovest.
Le temperature massime hanno raggiunto valori prossimi ai 42-43°C sul Nord Ovest e intorno ai 39-40 gradi sul resto del Nord e su alcuni tratti interni del Centro. Record assoluto per Aosta e Bolzano che ha registrato +40 °C mentre Merano, in Alto Adige ha raggiunto ben +43 °C abbattendo il proprio record assoluto.
Caldo opprimente anche a Torino, ma tutta la Pianura Padana ha registrato temperature opprimenti alle quali si sono aggiunti gli alti tassi di umidità che hanno esaltato la percezione del calore.
Caduto anche il record di giugno 2003 su Bologna Borgo Panigale che ha superato la soglia dei +38 °C.
Record assoluti abbattuti anche su Alessandria, Vicenza (con +40 °C frantumato il precedente record del 2003 di ben 3 gradi.), Reggio Emilia, Torino (non aeroporto) Rovigo, Piacenza e tante zone di Alpi e Prealpi.
Per quanto riguarda la Sicilia, anche sulla nostra isola il mese di giugno si è rivelato particolarmente caldo, con anomalie termiche comunque più contenute. Le aree dell’entroterra hanno registrato le maggiori anomalie positive che si sono attestate a circa 2 gradi in più rispetto alle medie stagionali. In questo frangente si sono registrati locali picchi di +40/+41 °C. Anomalie più contenute invece lungo le coste che, specie nella prima parte di giugno, hanno beneficiato dell’azione mitigatrice dei mari ancora freschi.
Un ultimo spazio lo dedichiamo all’estremo ovest dell’Europa, in particolare al Portogallo, zone maggiormente esposte alle saccature artiche che hanno interessato l’Atlantico. In particolare la zona nord ha registrato le anomalie negative fra le più marcate dell’intera Europa con temperature inferiori alle medie stagionali fino a 3-4 gradi.
Articolo di: Stefano Albanese
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