Ritorna l’appuntamento settimanale con la nostra rubrica dedicata alla scoperta dei luoghi più belli ed incantevoli della Sicilia.
Il CMS oggi fa sosta nella bellissima cittadina di Caltagirone, nei pressi della immensa Piana di Catania.
Vogliamo riprendere il nostro viaggio virtuale dalla provincia calatina, perché l’intento è quello di ricostruire un percorso che ci stava portando in giro per l’isola, da Palermo a Catania, da Catania a Siracusa, da Siracusa e Trapani e, parlando di ricostruzione, crediamo Caltagirone sia la miglior scelta.
Già, proprio perché la città della ceramica rientra tra quell’insieme di centri urbani colpiti ed affondati dal terribile terremoto di fine Seicento, e prontamente ricostruite più belle e fiorenti di prima.
Caltagirone, infatti, rientra nei siti “Patrimonio dell’Unesco per le città tardo-barocche del Val di Noto”.
La città è un vero e proprio tripudio dell’espressione artistica portata avanti da grandi artisti come il Bernini o, restando in Sicilia, del palermitano Vaccarini.
Oltre al barocco, Caltagirone è celebre anche per la sua ceramica, prodotta per l’appunto proprio dal centro calatino e famosa in tutta l’Italia.
Ceramiche che risalgono non solo al periodo moderno, ma persino all’età medievale, così come appurato da chi nel corso degli anni ha messo in piedi un vero e proprio agglomerato relativo all’importantissimo Museo della Ceramica, che ogni anno ospita migliaia e migliaia di turisti e visitatori.
Piatti, vasi e le numerose mattonelle che rivestono tantissime pareti del centro storico, ma anche delle zone più periferiche del paese.
Caltagirone è famosa anche per i suoi bellissimi e suggestivi presepi, caratteristici e spesso premiati in tutta Europa.
Alcuni di questi, hanno riscosso talmente tanto successo da esser finiti esposti nei principali musei europei, dal British Museum di Londa, al Museo di Monaco di Baviera.
Maestri in quest’arte sono stati e tutt’oggi sono tantissimi calatini: Francesco Bonanno, Giacomo Azzolina, Salvatore Morretta, Gaetano Blandini Vella, Giacomo Judici e il padre francescano Benedetto Papale, artigiano e ideatore di grandi presepi.
Questa tradizione, tramandata di padre in figlio sino ai nostri giorni, è ancora viva nelle oltre cento botteghe artigiane della città.
Ogni anno a dicembre è un via-vai di visitatori pronti a tuffarsi in un clima incantevole e che riporta indietro di moltissimi anni.
Non si può non citare, infine, la celebre “Scalinata di Santa Maria del Monte”.
Fu costruita nel 1606, quindi prima del terribile terremoto che scosse la Sicilia Orientale. e può essere definita come la “superstite”.
Forse anche per questo motivo la Scalinata di Santa Maria del Monte è il centro del turismo calatino; collega la parte antica di Caltagirone a quella nuova, costruita nella parte alta.
La scalinata, lunga oltre 130 metri, era stata originariamente costruita a sbalzi.
Nel 1844 vennero unificate le varie rampe, dando così vita ai 142 gradini, naturalmente decorati con mattonelle di ceramica.
Articolo di: Davide Villaggio
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