Il ciclone mediterreno (TLC o Medicane) Zorbas sta in queste ore approfondendosi a largo del mar Ionio. Nonostante siano quasi del tutto scongiurate le possibilità di una fortissima perdita di pressione paventata fino a ieri da gran parte dei centri di calcolo, valori fino a 992 hPa verranno registrati nei pressi del centro (occhio) di bassa pressione: ciò comporterà un graduale inasprimento delle condizioni meteorologiche lungo il Mediterraneo centro-orientale.
Previsti venti fino a 140 km/h lungo lo Ionio e la Grecia sud-occidentale, anche se localmente non sono da escludere raffiche più intense (trattasi comunque di stime, la situazione sarà tutta da attenzionare nei prossimi due giorni). Previste anche piogge torrenziali tra l’isola di Creta, la Turchia occidentale e, appunto, la Grecia meridionale ed orientale. Alcune proiezioni stimano accumuli attorno ai 600-700 mm fino a domenica, non ci sentiamo di escludere tale possibilità visto l’estensione e la potenza della perturbazione in atto. Già stamane un pericolosissimo sistema a V-Shaped sta risalendo i settori orientali dell’isola di Creta con maestose formazioni nuvolose temporalesche (shelf cloud), cariche di precipitazioni e fulminazioni, sistema tra l’altro collegato al centro d’azione di Zorbas.
Per quanto concerne la Sicilia, le regioni ioniche verranno interessate dalla parte più occidentale dell’area ciclonica con piogge e locali manifestazioni temporalesche possibili lungo le aree ioniche. I venti non dovrebbero superare i 70 km/h (con maggiore riferimento all’estremo siracusano orientale). Seguiremo l’evolversi della situazione nelle prossime ore/giorni.
Articolo di: Davide Pitarresi
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