Alle 2.17 del 6 febbraio 2023 un devastante sisma di magnitudo 7.9 della scala Richer ha squarciato i territori tra Siria e Turchia ad una profondità di 20 km provocando il crollo di centinaia di edifici ed un numero ancora imprecisato di vittime. Stanno seguendo decine di repliche di magnitudo superiore a 5 della scala Richter.
Il sisma è avvenuto in un’area simicamente molto attiva e già nota a terremoti di magnitudo molto elevate, infatti già negli anni ’90 un sisma di magnitudo simile ha provocato oltre 17 mila morti.
Questo sisma si colloca in corrispondenza del punto di contatto di tre placche tettoniche: araba, asiatica e africana (punto triplo) che spingono tra di loro provocando uno scorrimento orizzontale di oltre 3 metri su una zona di contatto di otre 100 km.
Purtroppo la costruzione di molti edifici fatiscenti, l’assenza nel territorio di criteri antisismici, la qualità di materiali scadenti con cui spesso tali edifici sono stati costruiti e la guerra in atto in alcuni territori hanno amplificato gli effetti già devastanti di un terremoto che è stato registrato dai sismografi di tutto il mondo per la potenza dell’energia sprigionata.
Questo evento ha fatto scattare il piano di protezione civile nazionale italiano per un’allerta tsunami prevista tra le 6.30 e le 6.39 tra la Sicilia e la Puglia all’altezza di Gallipoli. Dalle ultime rilevazioni l’altezza dell’onda anomala è compresa tra 15-20 cm ed ha provocato forti correnti marine anomale. È stata interrotta la circolazione ferroviaria a scopo cautelativo.
Al momento non si prevedono conseguenze importanti per le nostre regioni legate a questo sisma anche se la situazione in costante evoluzione è monitorata in stretto raccordo con gli stati più vicini all’epicentro.
Sismi con una magnitudo così devastante sono difficilmente attesi in Italia; per fortuna la massima magnitudo che si attende non dovrebbe superare il 7° grado Richter in un’area a più elevato rischio sismico come l’Appennino e la Sicilia; dunque l’allerta rimane sempre alta per un’altra situazione che è in evoluzione vicino le nostre coste legata allo sciame sismico che sta interessando la zona di Malta.
Articolo di: Alfredo Geraci
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