Una buona analisi meteo-climatica è tanto più corretta quanto migliori sono i dati su cui si fonda. Gli strumenti di misurazione devono essere precisi per fornire un quadro ottimale delle condizioni meteo sulla superficie e in atmosfera. Esaminiamo insieme quali sono i più importanti:
- Pluviometro: il pluviometro misura la quantità di precipitazioni cadute di solito in 24 ore. Il pluviometro standard consiste in un cilindro per raccogliere l’acqua, sormontato da un imbuto rimovibile. Le sue misurazioni partono da 0,01 mm. Va posizionato in spazi aperti e scoperti, lontano da ostacoli.
- Igrometro: è lo strumento che misura la quantità di umidità presente nell’aria. Quelli professionali detti “psicrometri”, si compongono di due termometri, uno dotato di bulbo secco, l’altro a bulbo umido avvolto in una pezza bagnata. La velocità di evaporazione dell’acqua dal bulbo umido, che indica il livello di umidità nell’aria, è indicata dalla velocità di raffreddamento del bulbo. Inoltre il livello di umidità relativa può essere determinato confrontando le rilevazioni di entrambi i bulbi, secco e umido. Maggiore è la differenza e più basso sarà il livello di umidità. Un altro igrometro importante ma meno preciso è quello a capelli, che sfrutta la caratteristica di un fascio di capelli umani di allungarsi con tempo umido e restringersi con tempo asciutto.
- Barometro: il barometro è lo strumento che misura la pressione atmosferica. Il più affidabile è quello a mercurio in cui il liquido oscilla con i cambiamenti della massa d’aria. L’alta pressione, agendo alla base della colonnina di mercurio, porta il liquido a salire. Con bassa pressione il mercurio tenderà a scendere. La sua misurazione è effettuata in millimetri di mercurio, convertiti in “ectoPascal”(hPa). Va tenuto al chiuso e lontano da spifferi o termosifoni.
Un altro tipo di barometro è quello aneroide, molto più diffuso, che consiste in una capsula metallica elastica e vuota all’interno. Se la pressione atmosferica aumenta, la capsula si comprime, al contrario se la pressione diminuisce la capsula si dilata. Questi movimenti vengono poi trasmessi, tramite un sistema di levette all’ago indicatore su un quadrante. In alcuni casi, come nei barografi, nelle capannine meteorologiche, l’indicatore dispone di un pennino che scrive su un diagramma cartaceo mosso da un congegno particolare. - Anemometro: è lo strumento che misura la velocità e la direzione del vento. La velocità viene misurata tramite tre coppette rotanti e in pochi minuti viene rilevata una media che può essere mostrata su un quadrante o un dispositivo elettronico. La direzione del vento invece indicata da una “banderuola segnavento”, cioè una sorta di ala aerodinamica che punta verso il vento. La direzione è calcolata da una media di pochi minuti e arrotondata ai 10 gradi più vicini da nord andando in senso orario. L’anemometro deve essere posto all’aperto e lontano da ostacoli, a circa 10 metri dal suolo. I suoi gradi di misurazione sono in metri al secondo, nodi o anche in chilometri orari.
- Termometro: esistono vari tipi di termometri per misurare la temperatura dell’aria:
– termometro classico a mercurio: è quello base che indica, grazie alla colonnina di mercurio, la temperatura attuale in interno o esterno. La sua misurazione può essere effettuata in gradi Celsius o Fahrenheit.
– termometro minima/massima: è un termometro costituito da due colonnine di mercurio con indicate le temperature massime da un lato, minime dall’altro, giornaliere. Ottimo sia per interno che esterno, va collocato all’ombra.
– termografo: come per il barografo, è un tipo di termometro meccanico che registra su carta grazie a un pennino, le variazioni di temperatura dell’aria.
– termometro da suolo: misura la temperatura al livello del terreno.
– termometro elettrico: i più affidabili dispongono di una sonda metallica, che, esposta all’aria, mostra sullo schermo elettronico del termometro la misurazione in decimi di grado. Sono molto utili nei lavori all’aperto benché meno precisi rispetto agli altri tipi di termometri. - Grelimetro: è poco conosciuto e si usa per misurare la grandezza della grandine. É composto da un pannello di polistirene ricoperto da un foglio di alluminio cosicché quando cade la grandine, vi lascia degli incavi che poi verranno ispezionati per capirne la grandezza e la quantità.
- Stazione meteo digitale: comprende gli strumenti sopracitati; è una console che fornisce la lettura dei dati, che poi vengono raccolti. Collegandola a un computer i dati si possono anche memorizzare e scaricare per poi essere caricati nei siti internet.
- Schermo di Stevenson: detta anche capannina meteorologica, fornisce l’ambiente adatto per misurare con precisione temperatura e umidità. È dipinto di colore bianco per limitare il riscaldamento del sole al suo interno. Il tetto e il fondo hanno un doppio strato per mantenere l’isolamento interno; i lati hanno delle stecche rivolte verso il basso per permettere una buona aerazione e impedire al sole di entrare. Al suo interno vi si trovano sempre gli strumenti descritti precedentemente, ma accompagnati da dispositivi dotati di pennino per la registrazione cartacea dei dati.
Articolo di: Veronica Adamuccio
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