Tra le numerose isolette che formano il celebre Arcipelago dei Ciclopi, non può non esser menzionata la caratteristica Isola Lachea.
Situata dirimpetto la costa di Aci Trezza, in provincia di Catania, rappresenta, indubbiamente, una delle attrazioni più mistiche dell’intera zona, grazie anche alla presenza, pochi metri più in là, dei celebri faraglioni.
L’Isola Lachea è famosa anche per l’illustre poema omerico dell’Odissea; in questo lembo di terra, infatti, si narra che Ulisse approdò toccando per la prima volta la terra ferma, ma trovando in quest’ultima soltanto una miriade di capre in libertà.
Lachea non è altro che la formazione di un lembo di origine vulcanica, dovuta a delle eruzioni sottomarine risalenti a circa 500,000 anni fa.
La sua superficie non supera gli 0,02 km², ma nonostante ciò, in questo piccolo brandello di terra è rigogliosa la presenza di piante endemiche della Sicilia e dell’Italia meridionale, come l’eliotropio e la carlina raggio d’oro.
Anche a livello faunistico si possono trovare diverse specie animali: ragni e lucertole, ma che una cospicua presenza di volatili (fanelli, gabbiani, gazze e passeri).
Uno dei motivi principali per la quale si vuole raggiungere Lachea è quello di fare il bagno e di prendere il sole in una location fuori dall’ordinario, vista la sua collocazione.
Tuttavia, la spigolosità della roccia lavica rende poco comoda la tintarella.
Il posto, invece, è l’ideale per fare dei tuffi, prestando sempre la giusta attenzione, o per fare snorkeling, grazie alla limpidezza dell’acqua cristallina che circonda l’isolotto.
L’Isola non è visitabile in modo autonomo, anche se dalla fine degli anni novanta, fa parte di una riserva naturale integrata la cui gestione è affidata a Cutgana, un ente che dipende dall’Università di Catania.
Articolo di: Davide Villaggio
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