Nello scorso articolo abbiamo parlato del vento, come si forma e quanti tipi di venti globali esistono. Ora cercheremo di focalizzarci sui venti che caratterizzano la nostra Italia.
I venti che interessano il nostro territorio sono 8: il maestrale, la tramontana, il grecale, il levante, lo scirocco, l’ostro, il libeccio e il ponente.
IL MAESTRALE
Il maestrale è il vento che soffia da nord-ovest e si genera quando correnti di aria polare o artica irrompono nel Mar Mediterraneo dalle coste dalla Francia. Le masse d’aria provenienti da Nord, scavalcando il Massiccio Centrale francese e i Pirenei, si incanalano lungo la valle del Rodano, dove vengono molto accelerate dalla rapida discesa sui versanti sottovento. Nella maggior parte dei casi, questa accelerazione consente al vento di Maestrale di arrivare ancora molto forte fino alle coste della Corsica e della Sardegna che sono interessate da questo vento con una certa frequenza. Grazie al Maestrale e specie durante l’estate, possiamo avere dei sensibili abbassamenti di temperatura e aria più fresca e secca che mitiga il caldo. Il maestrale ha una durata da 2 a 3-4 giorni e porta spesso i mari a burrasca o in tempesta.
Il maestrale può soffiare anche dopo il passaggio di una bassa pressione determinando un miglioramento generale delle condizioni del tempo con una diminuzione delle temperature e dei tassi di umidità. In questo caso si tratta del cosiddetto maestrale postfrontale. Allo stesso tempo grazie a discese di aria polare marittima o artica marittima, il maestrale annuncia un peggioramento del tempo con nubi e precipitazioni a carattere di rovescio o temporale.
LA TRAMONTANA
È il classico vento freddo da nord. Può soffiare sia con cielo sereno, sia con cielo coperto e precipitazioni dovute ad una bassa pressione. La tramontana porta anche un forte abbassamento della temperatura con eventuali nevicate in determinate zone e condizioni atmosferiche.
IL GRECALE
È il vento che soffia da nord-est e interessa per lo più le regioni centrali e adriatiche di Italia. D’inverno il grecale può divenire un vento freddo o gelido dovuto alla discesa di aria artica continentale o dai Balcani e si innesca in presenza di strutture di alta pressione a nord delle Alpi, che convogliano l’aria verso una zona di bassa pressione a latitudini più meridionali, generalmente tra l’Italia meridionale e il Mar Egeo. La sua entrata nel Mediterraneo avviene attraverso questi “canali” che si aprono lungo la catena montuosa dei Balcani in corrispondenza delle coste dell’Adriatico orientale e dove diviene un vento molto freddo e secco. D’estate invece il grecale spira spesso come brezza di terra sul Tirreno e come brezza di mare sulle coste adriatiche. Il vento di grecale è generalmente debole o moderato.
IL LEVANTE
Il levante è il vento che soffia da est. È un vento fresco ed umido spesso portatore di nebbie estese e piogge intense soprattutto in inverno e può soffiare in qualsiasi periodo dell’anno.
LO SCIROCCO
Lo scirocco è un vento caldo ed umido proveniente da sud-est. Questo vento soffia più di frequente in primavera ed autunno raggiungendo un massimo nei mesi di marzo e novembre. Nasce da masse d’aria tropicali calde e secche trascinate verso nord da aree di bassa pressione in movimento verso est sopra il Mediterraneo. Questa aria calda e secca si mischia con quella umida della perturbazione ed il suo movimento spinge questa massa d’aria sulle coste delle regioni del sud Europa. Lo scirocco crea potenti tempeste di sabbia nell’Africa settentrionale, mentre in Europa e in Italia porta rialzo termico e umidità, con strade scivolose, pioggia sporca (cioè con granelli di polvere e sabbia presenti nelle gocce sicché proviene dal deserto del Sahara), e alcuni effetti negativi sulla salute. Lo scirocco soprattutto d’inverno è portatore di nubi e piogge.
L’OSTRO
L’Ostro è il vento che spira da sud e spesso è confuso con lo scirocco che spira da sud-est, essendo comunque molto simili. L’ostro è un vento caldo e umido portatore di piogge.
Il vento è generalmente secco se associato all’espansione dell’anticiclone africano verso nord con durature ondate di calore.
Il vento può soffiare anche come vento prefrontale, prima di una bassa pressione con rialzo termico e umidità.
IL LIBECCIO
Il libeccio è il vento che soffia da sud-ovest. Durante la stagione estiva il vento di libeccio soffia generalmente come brezza di mare lungo le coste occidentali italiane e come brezza di terra lungo quelle orientali, in condizioni di stabilità atmosferica. Quando il libeccio soffia d’estate generalmente indica un’alta pressione a sud o a est della penisola italiana e centri di bassa pressione in approfondimento a nord-ovest della penisola, con conseguente risalita di aria calda da sud-ovest verso nord-est dal bordo orientale della depressione. Quando soffia d’inverno indica il passaggio di fronti perturbati atlantici da ovest ad est, con piogge e umidità elevate.
IL PONENTE
Il vento di ponente soffia da ovest. D’estate soffia molto spesso come brezza marina sulle coste tirreniche, mitigando un po’ la calura anche se avendo tassi di umidità moderati. In autunno e inverno soffia spesso in maniera moderata o forte durante il passaggio di una perturbazione da ovest verso est. La sua presenza però indica il finire della perturbazione e quindi l’arrivo del bel tempo. Provenendo sempre dal mare le temperature anche in inverno risultano essere sempre molto miti.
Articolo di: Veronica Adamuccio
©centrometeosicilia.it
Seguiteci su: https://www.facebook.com/centrometeosiciliano/