L’ANTICICLONE DELLE AZZORRE, protagonista indiscusso del clima europeo, scopriamolo insieme!

Chi non ne ha mai sentito parlare? L’Anticiclone delle Azzorre è una struttura anticiclonica semipermanente che trova il suo massimo a ridosso dell’arcipelago delle Azzorre, nell’Atlantico settentrionale, da cui prende il nome.
La sua origine deriva dalla circolazione generale dell’atmosfera, il cui motore è l’irraggiamento solare e di cui possiamo vedere uno schema in foto.

Suddividiamo quindi in tre celle comunicanti tra loro attraverso lo scambio di masse d’aria di estrazione diversa. Troviamo la cella polare, la cella di Ferrel e la cella di Hadley.
Ciò che a noi interessa è la cella di Hadley, un’area che si estende dalla fascia equatoriale, dove a causa del forte riscaldamento l’aria si innalza fino alla tropopausa, fino alle latitudini subtropicali dove, in seguito al raffreddamento dovuto ad un minore irraggiamento, l’aria ridiscende per poi convergere attraverso gli alisei in un’area a ridosso dell’equatore nota come ITCZ o zona di convergenza intertropicale.
A causa di questo fenomeno troviamo, in corrispondenza della cella di Hadley, la presenza costante di zone di alta pressione tra cui proprio l’anticiclone delle Azzorre.

L’espansione di questo anticiclone verso il Mediterraneo o verso il circolo polare artico condiziona l’intero clima europeo.
In estate può espandersi verso est interessando tutto il bacino del mediterraneo, (anche se negli ultimi anni è più frequente la presenza dell’anticiclone africano), garantendo condizioni di bel tempo con temperature che si mantengono sulle medie stagionali poiché le acque dell’Atlantico non molto calde tendono a mitigarne l’azione scongiurando la possibilità di ondate di caldo.
In caso di infiltrazioni di aria fredda in quota si può tuttavia assistere alla formazione di temporali pomeridiani. In inverno la sua presenza nel Mediterraneo garantisce condizioni di bel tempo e temperature gradevoli ma l’anticiclone può anche stazionare in Atlantico favorendo la discesa di perturbazioni lungo il suo fianco orientale che potrebbero interessare il nostro paese o ancora può espandersi verso nord/nord-est, delle volte fino a congiungersi con l’anticiclone scandinavo, favorendo la discesa di aria molto fredda di estrazione continentale o artico-continentale verso il mediterraneo.