Le condizioni meteo influenzano costantemente la nostra quotidianità e le nostre attività, ma possono queste influenzare direttamente il nostro organismo? La risposta è affermativa!
Il nostro corpo è in continuo rapporto con l’ambiente circostante e lo è anche con le condizioni climatiche, poiché riceve i messaggi che derivano dalla temperatura e dall’umidità dell’aria o dai raggi solari e le cariche elettriche sospese in atmosfera.
Tutti questi segnali vengono immagazzinati dai recettori disposti sulla pelle del nostro corpo e poi inviati al cervello, che li elabora e cerca di eliminare o ridurre al minimo gli eventuali disagi causati dall’ambiente atmosferico.
In alcuni casi stanchezza, mal di testa, nausea e tanti altri sintomi non sono legati a patologie ma al cosiddetto “mal di tempo”, una malattia nota come meteoropatia o sindrome di Bolzac, dal nome del medico di campagna che per primo ne scrisse sintomi.
Il mal di tempo in genere è legato ad un malfunzionamento dell’ipotalamo, che di fronte ad un brusco cambiamento delle condizioni del tempo, come gli sbalzi di temperatura, impartisce ordini sbagliati al sistema ghiandolare che dovrebbe regolare il benessere dell’organismo.
Sono molti coloro che, per esempio, mal sopportano i venti caldi e secchi come lo scirocco, l’arrivo di un temporale o il passaggio di un’intensa perturbazione atmosferica.
Esiste una categoria più numerosa di individui che invece, quando mutano le condizioni del tempo, vedono un riacutizzarsi o aggravarsi di malattie preesistenti.
In questo caso, la medicina più che di meteoropatia preferisce parlare di “sensibilità meteo”.
Questa colpisce in prevalenza le persone anziane perché hanno un sistema di termoregolazione usurato e hanno il nervo vago, colui che regola le funzioni di alcuni organi come il cuore, molto più sensibili agli stimoli esterni; particolarmente sensibili sono anche i bambini.
Si calcola che è un europeo su tre è meteoropatico: temperatura, umidità e ventilazione sono i fattori meteorologici che influenzano maggiormente il nostro stato di benessere.
Non a caso sono state create delle tabelle che permettono di quantificare, tramite i loro indici, le sensazioni di malessere che può provocare la combinazione di questi tre fenomeni. In particolare troviamo l’indice di calore, che misura l’afa, ovvero il mix di caldo e umidità, e il Wind Chill, che tiene conto delle temperature al di sotto di 10 °C e dalla velocità del vento.
Infine il tempo influisce sui nostri stati d’animo: in generale, per esempio, una giornata mite e soleggiata provoca felicità mentre una giornata di pioggia tristezza, o ancora una nevicata tranquillità mentre il vento o un temporale agitazione e rabbia.
Articolo di: Alessandro Lucia
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