In questo articolo parleremo delle nubi che si osservano più spesso in montagna e sulle cime.
Innanzitutto le nubi orografiche si formano quando un flusso d’aria calda e umida trasportato da una forte corrente in quota, si solleva per oltrepassare una catena montuosa o un rilievo, raggiungendo il punto di condensazione. Una delle nubi orografiche più diffuse è proprio lo “strato orografico”,una nube bassa che compare per lo più vicino ai rilievi costieri, dove c’è più umidità.
In genere è necessario un dislivello di almeno 150 metri perché queste nubi possano formarsi, e dislivelli maggiori dove l’aria risulta essere più secca come nelle aree desertiche.
A differenza del semplice strato che si muove con l’intera massa d’aria, lo strato ortografico rimane per lo più stazionario, poiché il vento circola nella zona di condensazione rigenerando continuamente la nube quando questa sale, e dissolvendola quando discende sul versante opposto.
L’estensione della nube dipende sia dal tasso di umidità dell’aria circostante, infatti se l’aria è molto umida la nube può formarsi dalla base del versante montuoso e ricoprire l’intera vetta ridiscendendo sull’altro versante; sia da altri fattori come la morfologia del rilievo stesso, la velocità e direzione del vento. Per esempio un vento forte che soffia perpendicolare a un ripido versante favorisce moti ascendenti con formazione di nubi. A volte può succedere che l’umidità a bassa quota non è sufficiente affinché il vapore acqueo condensi a livello del suolo, ma a quote maggiori, così le correnti ascendenti formeranno nubi sospese alle quote medie, le nubi lenticolari.
NUBI PARTICOLARI: BANDIERE E CAPPUCCI
Una delle formazioni più spettacolari degli strati orografici sono le nubi a bandiera e a cappuccio. Si formano quando il vento soffia contro una montagna isolata o dominante, una certa quantità di aria si comprime e si accumula sul versante direttamente investito dal vento creando così una sorta di zona di alta pressione. Invece sul versante opposto o sottovento si genera una bassa pressione, con umidità e condensazione del vapore acqueo che favorisce la formazione di nubi che vengono poi dissolte dal vento a poca distanza dalla montagna dove la pressione ritorna uniforme.
Articolo di: Veronica Adamuccio
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