Nei giorni scorsi, lungo la costa tirrenica della nostra isola, sono state segnalate alcune trombe marine, un fenomeno molto affascinante da vedere, ma che può essere particolarmente insidioso qualora ci si trovi nelle vicinanze. Vediamo insieme cosa sono e come si originano!
Le trombe marine non sono altro che dei piccoli tornado che prendono vita in mare; queste, al posto di sollevare polvere, trascinano verso l’alto grandi quantità di spruzzi d’acqua originati dai venti intensi che soffiano attorno al vortice.
I processi da cui prendono origine le trombe marine sono gli stessi di quelli che che producono le comuni trombe d’aria o tornado, ma in generale i suoi effetti sono più deboli.
I venti che si possono sviluppare in questo tipo di vortici, infaftti, non sono superiori ai 120 km/h – 150 km/h, mentre un tornado può arrivare a sviluppare venti fino a 500 km/h.
Inoltre le trombe marine hanno un diametro molto ristretto, che può variare da qualche metro a circa 100/200 metri e hanno una vita molto breve, solitamente di qualche minuto. Può capitare che si sviluppino in gruppo, con 2/3 o più vortici che compaiono nelle stesso momento.
Le probabilità di sviluppo di trombe marine è più alta nelle zone dove la temperatura superficiale del mare è maggiore, perché con acque più calde aumenta l’instabilità atmosferica, condizione indispensabile per la formazione dei vortici.
Le trombe marine si generano sempre da un temporale; se lungo la colonna d’aria calda ascendente che alimenta la nube temporalesca, i venti circostanti tendono a ruotare con la quota e aumentare d’intensità, la colonna d’aria assume un moto rotatorio nel piano orizzontale.
Se ad un certo punto si innescano delle correnti ascendenti, ovvero dal basso verso l’alto, la colonna d’aria si innalza, diventando non più parallela al suolo, ma perpendicolare.
A questo punto si crea un risucchio d’aria (per la differenza di pressione tra il centro del vortice e le aree circostanti), dal suolo verso l’alto, con forti venti che ruotano in senso antiorario: nasce così il vortice.
Tutti i temporali potenzialmente posso originare trombe d’aria, sia marine che terrestri, ma in realtà esse si sviluppano esclusivamente all’interno dei temporali a supercella, che solitamente sono anche fra i più violenti.
In generale i danni provocati dalle trombe marine, un po’ come nel caso tornado, sono dovuti alla potenza dei venti e al forte e veloce calo della pressione, ma a questi si aggiungono delle “bombe d’acqua” scagliate in tutte le direzioni.
Le trombe marine, nonostante le loro ridotte dimensioni, possono avere effetti disastrosi sulle costruzioni lungo le aree costiere e sulle piccole imbarcazioni.
L’Italia è un paese dove si possono sviluppare facilmente trombe d’aria,, mediamente si contano tra 20 e 30 trombe d’aria che toccano terra mentre sono molto di più quelle che rimangono al largo.
Articolo di: Alessandro Lucia
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