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Luca Parmitano: l'astronauta italiano che passeggia nello spazio - Centro Meteorologico Siciliano
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Luca Parmitano: l’astronauta italiano che passeggia nello spazio

Il selfie “spaziale” di Parmitano durante la seconda EVA. Da notare la Terra e la ISS riflesse sul suo casco. Credit: nasa.gov

Luca Parmitano, attualmente comandante della ISS, non fa che tenerci col fiato sospeso. Di recente è stato protagonista di ben due EVA (Extra-Vehicular Activity) che lo hanno tenuto occupato all’esterno della ISS per molte ore. Ma che cosa ha fatto l’astronauta italiano dell‘ESA durante attività all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale, e quali erano i suoi obiettivi? Intanto lo scopo delle due attività extraveicolari è quello di riparare l’ AMS-02, ovvero Alpha Magnetic Spectrometer : si tratta di un rilevatore di particelle che ha come compito quello di studiare la composizione e l’abbondanza dei raggi cosmici nello spazio e di cercare tracce di antimateria primordiale e materia oscura ad energie estreme fino a qualche TeV (“tera-elettronvolt”). Lo strumento è il componente di un modulo esterno alla Stazione Spaziale, che rappresenta un vero e proprio laboratorio orbitante per la fisica delle particelle, con più di 3 metri di lunghezza e con un peso complessivo di 7,5 tonnellate. L’ AMS-02 non era stato progettato per essere riparato all’esterno, e questo ha reso l’operazione di riparazione come un’attività davvero molto complessa, che in quanto a difficoltà è stata preceduta solo dalle missioni di riparazione del Telescopio Spaziale Hubble.          

L. Parmitano e A.Morgan all’interno della ISS. Credit: blogs.nasa.gov

Luca Parmitano e l’astronauta della  NASA Andrew Morgan hanno effettuato la prima EVA il 15 novembre, uscendo dall’airlock della Stazione Spaziale Internazionale verso le ore 13:05 italiane, e conducendo le operazioni di manutenzione per circa 6 ore e con molto successo.  “Eseguiremo quello che potrebbe essere considerato un intervento chirurgico a cuore aperto su questo straordinario esperimento“, aveva detto Parmitano prima dell’EVA del 15 novembre. “È una combinazione di cose che rende questo EVA così stimolante. AMS si trova in un’area remota senza maniglie o posizioni su cui aggrapparsi, perché non è stato progettato per essere riparato su EVA.”  L’astronauta italiano durante le fasi dell’EVA trasmesse in diretta della tv della NASA e anche sulle varie applicazioni che permettono di seguire il transito in tempo reale della ISS,  era riconoscibile grazie al tratto distintivo di due strisce rosse sulla sua tuta, che servivano a indicare il ruolo di comandante dell’attività extraveicolare. Durante la prima EVA i due astronauti, nelle prime fasi delle operazioni, si sono apprestati a rimuovere lo scudo protettivo ed il rivestimento in fibra di carbonio dell’AMS-02 con successo, proseguendo poi con il resto dell’attività.                                                               

Un’altra foto di Parmitano a lavoro all’esterno della ISS. Credit: nasa.gov

La seconda attività extraveicolare ha visto impegnati nuovamente i due astronauti Luca Parmitano ed Andrew Morgan, con l’obiettivo questa volta di tagliare ed etichettare i tubi in acciaio inossidabile che collegano l’attuale sistema di raffreddamento all’AMS-02: un’operazione durata anch’essa 6 ore circa, e che è la seconda delle 5 previste per portare a termine le attività di riparazione dell’AMS-02.  Nellla terza passeggiata, prevista  a dicembre, verrà collegato il nuovo sistema termico, con l’installazione di nuove pompe di raffreddamento per prolungare la vita dello strumento. Insomma, un lavoro impegnativo, per il quale L.Parmitano e A.Morgan si sono addestrati per molto tempo. Prossimamente seguiremo le nuove attività extraveicolari che porteranno al compimento di questa dura attività di riparazione dell’AMS-02.

Parmitano immortalato mentre sorride all’esterno della ISS, nonostante la difficile operazione dell’attività extra

C’è da dire che la Mission Beyond si sta rivelando davvero interessante, e Luca Parmitano sta collezionando un successo dopo l’altro, portando tanti risultati soddisfacenti, e noi siamo fieri del suo lavoro, della sua tenacia e della sua grande professionalità con cui sta svolgendo il suo ruolo di comandante nella Mission Beyond, senza mai dimenticarsi di rivolgere un sorriso a favor di camera, entusiasmando tutti coloro che ormai sono affezionati all’astronauta italiano.                                                          

 

Articolo di: Teresa Molinaro

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