Piazza Armerina (EN) è un comune italiano di 21.696 abitanti, sede di vescovado con un’estesa diocesi. Il territorio sorge su un’altura dei monti Erei meridionali, nella parte centro-orientale della Sicilia raggiungendo quasi i 700 emtri d’altitudine ed è circondato dalle foreste del parco della Ronza e da numerose zone d’interesse paesaggistico come la diga Olivo e il sito archeologico di Montagna di Marzo, immerso anch’esso nel verde. A pochi chilometri, inoltre, si trova il lago di Pergusa, situato all’interno dall’incantevole riserva omonima, e la Riserva naturale orientata Rossomanno Grottascura Bellia (zone che approfondiremo più avanti in questo spledido viaggio alla scoperta della nostra isola). Piazza Armerina è una città d’arte con un fortissimo richiamo turistico per il suo importante patrimonio archeologico, storico, artistico e naturale.
La punta di dimante della cittadina però, è senza dubbio la Villa Romana del Casale, risalente alla fine del IV sec. d.C. e appartenuta a una potente famiglia romana. Trattasi di una magnifica dimora rurale, il cui fascino è dovuto soprattutto agli incantevoli mosaici, considerati tra i più belli e meglio conservati nel loro genere del mondo, tanto che dal 1997 è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Secondo alcuni studiosi fu costruita e ampliata su diretta committenza di un altissimo funzionario imperiale, identificato in Massimo Erculeo, un teatrarca di Diocleziano. Attorno al 1950 degli importanti scavi archeologici portarono alla luce circa 3500 metri quadrati di pavimentazione a mosaico figurativo e in stile geometrico, oltre a colonne, statue, capitelli e monete. Lo stile di vita del proprietario della casa viene celebrato da questa serie di mosaici pavimentali e parietali e si manifesta, con ricchezza ed eloquenza, in tutti gli ambienti della casa mostrando evidenti influenze stilistiche dall’arte africana, che hanno indotto a pensare alla presenza di maestranze africane tra i lavoratori. Nei mosaici si distinguono differenti stili e cicli narrativi: uno dedicato alla mitologia e ai poemi omerici, l’altro con riferimenti alla natura e a scene di vita quotidiana dell’aristocrazia romana. Gran parte della Villa sono ad oggi visitabili, tra le più belle e affascinanti troviamo: la zona delle terme; la corte porticata d’ingresso e l’arco onorario; il vestibolo e il porticato del peristilio; gli ambienti di servizio, tra cui la stanza della “Piccola Caccia”, il corridoio della “Grande Caccia” e la stanza delle “Palestrite”; gli appartamenti padronali settentrionali con il mosaico di Ulisse e Polifemo e la stanza con Amore e Psiche e gli appartamenti padronali meridionali con il mosaico che raffigura il Mito di Arione e la stanza di Eros e Pan; il triclinio e il portico e la basilica.
Un altro luogo di grande interesse è l’area archeologica di “Montagna di Marzo” dove furono ritrovati resti di un’antica città risalente al periodo greco-indigeno (VII sec. a.C.) ma dove a lasciare le impronte più indelebili furino gli stessi romani: stupendo il ritrovamento di un teatro ed una grande necropoli. Piazza Armerina è denominata anche “città delle 100 chiese” appunto per la quantità svariata di chiese, le più importanti sono: la Cattedrale di Piazza Armerina dedicata a Maria Santissima delle Vittorie, la Chiesa di S. Ignazio e la Chiesa di San Rocco. Città dalle mille tinte e piena di vita, tradizioni e folklore che raggiunge il suo apice durante l’evento cittadino più importante dell’anno: il Palio dei Normanni, che si svolge per tre giorni dal 12 al 14 di agosto. È la più importante ed antica ricostruzione storico-medievale in costume del Meridione d’Italia, con oltre 600 figuranti.
Articolo di: Davide Pitarresi
Foto di: www.typicalsicily.itsicilia
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