Punta Secca è un piccolo borgo marinaro, appartenente al comune di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa sulla Sicilia sud-orientale. Il clima locale è caratterizzato da inverni mediamente poco piovosi e freschi ed estati asciutte e calde. La costa è caratterizzata da stupende spiagge di sabbia fine intervallate da zone rocciose che emergono dal mare, le cosiddette ”secche”; da qui il nome ”Punta Secca”. La località ragusana deve la sua grande notorietà alla fiction tv della Rai de ”Il Commissario Montalbano”, tratta dai romanzi di Cammilleri, le cui riprese vengono girate in gran parte su questi splendidi fazzoletti di terra che si affacciano sul Canale di Sicilia. Proprio a pochi metri dal mare, proseguendo a destra della piazzetta principale di questo borgo sorge la “Casa del commissario”, adesso utilizzato come Bed and Breakfast ma originariamente adibito a magazzino per la dissalazione delle sarde fino ai primi anni del 1900. L’atmosfera tipica del luogo vi catapulterà prepotentemente verso tempi più remoti fatti di natura, semplicità e “sicilianità“.
Lungo i suoi piccoli e brevi vicoletti sarete rapiti dalla sua affascinante purezza, con la piazzetta centrale (dove sorge l’unico bar della borgata), il suo porticciolo dominato dai tipici pescherecci, dalla Madonna di Portosalvo e la chiesetta a lei dedicata. Un minuscolo angolo di Sicilia assolutamente da visitare dove il tempo sembra essersi fermato. Proseguendo la breve camminata verso est, vi imbatterete inevitabilmente sull’antico faro di Punta Secca, voluto dal governo Borbonico e costruito nel 1859. Alto all’incirca 35 metri, è costituito dalla torre con faro a ottica fissa e da un fabbricato a piano unico della Marina militare italiana. E’ visibile dal tratto di mare che va da Gela a Cava d’Aliga. Essendo abitato (sopratutto in estate) da pochissime persone, il luogo è circondato da molte aree verdi contraddistinte da alberi di olivi e carrubi, mentre a pochi chilometri sorge l’Area archeologica Caucanasi dove troviamo Kaucana (di epoca bizantina) con i resti di una città di epoca tardo antica, con 25 edifici di diversa tipologia ed una piccola chiesa a tre navate. L’area è visitabile in maniera del tutto gratuita. Insomma, una parte della Sicilia che merita senza dubbio un attenzione particolare. Consigliato a tutti coloro che si trovano nei paraggi; una fermata è d’obbligo!
Articolo & Immagine di copertina: Davide Pitarresi
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