Sabbia sahariana in intensificazione, quali le cause e quando possiamo attenderci un cambiamento?

Vi sarete certamente accorti che da qualche giorno il cielo risulta essere lattiginoso e di un colore giallognolo e come molti di voi sapranno, la causa di questo fenomeno ha un nome: pulviscolo sahariano.

Avete potuto constatarlo non appena nella giornata di ieri si sono verificate delle deboli piogge favorendo il deposito di sabbia su auto, marciapiedi e su ogni superficie in concentrazioni spesso consistenti.

Dalla giornata di oggi fino al weekend la quantità di pulviscolo sahariano è destinata addirittura ad aumentare, rendendo i cieli ancor più lattiginosi e giallastri.

Mappa della concentrazione del pulviscolo sahariano

Quali sono le cause del protrarsi di tale fenomeno?

Una serie di depressioni andranno ad agire prima sul nord-Italia, poi sull’ovest Europeo e infine sul nord-Africa (quest’ultima giungerà sull’Italia nella giornata di domenica). Tale impostazione non farà altro che “risucchiare” in maniera costante aria proveniente dai deserti specie algerini e libici.
Il richiamo sarà talmente vasto da riuscire a veicolare il pulviscolo sahariano fin sulle nazioni del nord-est europeo e su quelle dell’Europa centrale nella giornata di domenica.

Quando possiamo attenderci un cambiamento?

Già dalla giornata di lunedì la rotazione delle correnti in quota dai quadranti occidentali favorirà una generale ripulita dell’aria spingendo di fatto la sabbia sahariana verso est.
Andrà ancora meglio col protrarsi della settimana dove correnti in quota settentrionali spingeranno le polveri sahariana nei loro luoghi d’origine.

Articolo di: Stefano Albanese

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