Seppur lontano dalla Sicilia, Zorbas (Tropical Like Cyclone abbreviato in TLC ovvero un simil ciclone tropicale) interessa marginalmente le zone ioniche della nostra isola. Lungo catanese, siracusano e ragusano sono state registrate raffiche di vento vicine ai 70 km/h anche se a creare danni e disagi ci hanno pensato le violente mareggiate con condizioni diffuse di “mare lungo” (caratterizzato da onde provenienti da una lontana zoa di forte vento) che dal pomeriggio si sono abbattute lungo i litorali più esposti. Una parte delle grosse onde provocate dalla profonda bassa pressione situata sul mar Ionio hanno toccando punte anche di 4/5 metri di altezza d’onda provocando situazioni localmente critiche. L’acqua ha invaso il lungomare di Catania (anche se la zona maggiormanete colpita è stata l’acese) e inghiottito completamente intere spiagge sul siracusano con danni ai lidi ancora presenti. Segnalate furiose mareggiate anche sul ragusano con la zona di Sampieri particolarmente colpita.
Nelle prossime ore (specie dalla nottata) il moto ondoso è previsto in graduale dimuzione anche se non mancheranno onde sino a 2/3 metri con lo Ionio ancora generalmente mosso o molto mosso. Non del tutto da escludere locali fenomeni di “marrobbio” su Lampedusa (AG). Viene definito ‘marrobbio’ il susseguirsi di onde anomale che si verificano a causa di repentine variazioni della pressione atmosferica in mare aperto dovute a profonde ferite depressionarie (in questo caso da attribuire al ciclone mediterraeo Zorbas). Ricordiamo che le aree siciliane a maggiore rischio sono l’area di Mazara del Vallo (TP) e, appunto, Lampedusa dove i litorali sono caratterizzati da baie strette e lunghe con fondali marini che si innalzano rapidamente.
Articolo di: Davide Pitarresi
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